La specie umana ha una spinta innata a vivere in armonia con l’ambiente naturale perché si è evoluta all’interno di esso. Corpo e psiche sono due facce della stessa medaglia, sono profondamente interconnesse con la natura e desiderano tornarci per ritrovare equilibrio e completezza. Stare nella natura placa la tua mente, acquieta il chiacchiericcio interiore, aumenta la tranquillità, la concentrazione e l’introspezione.
Stare nella natura migliora l’umore, riduce gli stati ansiosi e depressivi, smorza l’aggressività e aiuta a relazionarci in modo più sereno e autentico con noi stessi e con gli altri.
L’anima della natura ci consente di entrare in contatto col divino che risiede in noi attraverso la meraviglia, lo stupore e la commozione che proviamo davanti a tanta bellezza.
I nostri percorsi di ben-essere e prevenzione, rivolti a bambini, ragazzi e adulti, sono al servizio della salute, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e, quindi, non solo assenza di malattia.
Spesso, a causa dello stress e della tensione cui siamo sottoposti ogni giorno, la nostra respirazione è inconsapevolmente piatta.
Una passeggiata nel bosco è l’occasione perfetta per riempirci i polmoni di fresca aria silvestre. In questo modo facciamo il pieno di ossigeno e lasciamo affluire consapevolmente nel nostro organismo gli efficaci fitoncidi. Con esercizi di respirazione mirati potremo potenziare ulteriormente questo effetto benefico.
Percorso di 4 incontri
Un eccesso di stimoli visivi prodotti da illuminazioni, cartelloni pubblicitari, rumore delle auto sulle strade, gas di scarico maleodoranti, cui si aggiungono folle che si accalcano nell’ora di punta, stereo portatili a tutto volume nei parchi cittadini e, ovunque si posi lo sguardo, muri di case, negozi, asfalto e pochissimo verde.
Noi esseri umani siamo creature dai sensi particolarmente sviluppati, ma proprio quelli di noi che vivono in città sono quotidianamente sommersi da così tanti stimoli da doversene proteggere. Concentrarsi intensamente sull’udito è affascinante come collezionare impressioni visive.
Tendi l’orecchio per cogliere le voci del bosco, lo stormire delle foglie al vento, il canto degli uccelli e il ronzio degli insetti. Ascolta lo scricchiolio e il cigolio dei rami, di una pigna che cade da un abete rosso e, quando piove, le minuscole goccioline d’acqua sul fogliame degli alberi.
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Da bambini volevamo sempre toccare tutto: quello di “afferrare” il mondo intorno a noi è un impulso naturale.
Servendoci delle mani per sentire, otteniamo nuove informazioni aptiche che intensificano il nostro legame con il bosco. Quando tocchiamo gli elementi del bosco con le mani, oltre alla percezione mediante la vista, l’olfatto o l’udito, si apre un’altra dimensione. La consistenza di cortecce, foglie, felci, fiori e frutti di bosco, di pietre, muschi o piante erbacee è infinitamente varia.
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Quand’è stata l’ultima volta che hai calpestato l’erba? Questa pratica era molto comune nella nostra infanzia.
Il mondo contemporaneo ci ha allontanato dal legame con la natura, soprattutto con la terra, l’erba. Città che sono giungle di pietre, con pochi spazi verdi da godere… purtroppo per molti è così.
Un’esperienza sensoriale particolare consiste nel camminare scalzi. Il “grounding” è semplicemente il contatto diretto del nostro corpo con il suolo. Puoi sdraiarti, andare a piedi nudi, rimanere seduto o toccare terra/erba con le mani.
Il corpo umano è un conduttore di elettricità, così come il suolo. Di conseguenza, il “grounding” porta ad una rapida equalizzazione del potenziale elettrico del corpo con il potenziale terrestre attraverso un trasferimento quasi istantaneo di elettroni dal suolo al nostro corpo. Questa è la connessione che avviene fisicamente.
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